Testimonianze

Giulia B., Settembre 2017

Sono attualmente divorziata ed ho due figlie maggiorenni.

In passato, a seguito di una profonda crisi coniugale mi sono rivolta ad un avvocato che ha saputo consigliarmi attraverso l’espletamento di un percorso di mediazione familiare.

In particolare, il mio ex marito ha sempre lasciato a me la gestione delle figlie e nei pochi momenti che lui passava con loro era poco a suo agio e spesso gli capitava di denigrarle. Ci siamo lasciati a causa di una sua infedeltà prolungata nel tempo e scoperta dalle figlie stesse, che dopo tale episodio hanno sofferto moltissimo ed hanno messo profondamente in crisi la loro relazione col padre. Alla separazione è seguito un periodo difficile in cui le ragazze erano molto in difficoltà nel frequentarlo, e lui accusava me di danneggiare il suo rapporto con le figlie.

Attraverso il percorso di mediazione familiare, mio marito ha preso consapevolezza del suo ruolo e delle conseguenze delle sue azioni nei confronti della nostra famiglia, soprattutto rispetto al fatto che le sue mancanze di padre fossero ben pregresse rispetto alla crisi coniugale. Piano piano nel rispetto del volere delle figlie di non essere “forzate” ad avere rapporti con lui che non fossero iniziative delle medesime, egli si è fatto conoscere e r- conoscere nuovamente come uomo e come papà. Anche io mi sono messa in discussione ed ho compreso le motivazioni del nostro non stare bene assieme, migliorando me stessa come madre, nella difficoltà di gestire le cose sola con due ragazze in piena adolescenza.

Recuperando il ruolo genitoriale, il padre ha intestato la casa coniugale alle figlie e finalmente ho potuto fare la mia vita senza avere strascichi emotivi e legali.

Ritengo che ogni coppia debba preliminarmente avvalersi di uno strumento moderno ed efficace quale la mediazione familiare oltre all’affiancamento di un avvocato che eserciti attività prevalente nel diritto familiare.



Alberto F., Gennaio 2018

Sono un imprenditore che si dà da fare dalla mattina alla sera, sposato con Silvia da 10 anni. Ho 45 anni, Silvia 35, due bambini di 7 e 10 anni. La classica famiglia felice in cui io per i molteplici impegni di lavoro ho cercato di accontentare mia moglie in tutto, con la frequentazione dei suoceri come fossimo tutti una grande famiglia. L’anno scorso Silvia mi dichiara di voler interrompere il nostro matrimonio poiché si è innamorata di un altro, e di avere già consultato un avvocato. Consigliati dall’Avvocato stesso, ed al fine di non interrompere in maniera traumatica un menage familiare che potesse nuocere ai figli, abbiamo intrapreso un percorso di mediazione. La mediatrice, che lavora in tandem con l’avvocatessa, hanno gestito la cosa in maniera che non fosse conflittuale ma che ciascuno di noi due, potesse organizzarsi per gestire in maniera dolce una separazione. Questa gestione ha fatto sì che nel corso dei mesi preparatori al mio allontanamento da casa, io potessi prendere coscienza di quanto avevo trascurato Silvia. Al contempo Silvia è stata resa consapevole di quanto il suo legame morboso coi genitori l’avesse spinta a cercare fuori dal nostro nucleo una novità, ma anche di come si sentisse poco realizzata come donna e professionista. Mi sono impegnato per tenere la calma in casa e mostrarmi per ciò che sono: un uomo con i piedi per terra. Ed è così che ci siamo guardati nuovamente con interesse. Silvia ha imparato ad affermare sé stessa e chiedermi attenzione e tempo che non le dedicavo, io ho imparato a prendermi cura di lei e tenerla stretta. Siamo ancora assieme, il nostro rapporto è adesso consapevole e maturo, le bimbe non si sono accorte di nulla…noi sì.


Michela F.

Venivo da un periodo veramente triste della mia vita… mi ero appena separata in seguito alla scoperta che il mio partner faceva uso di sostanze stupefacenti. Per me è stato veramenvte difficile scoprire che mio marito, impiegato e con una vita apparentemente normale, in realtà era una persona diversa. L’ho scoperto quando ha iniziato a maltrattare me e i miei figli. In seguito alla separazione ho dovuto affrontare un periodo di difficoltà economica non indifferente, dal momento che ho sempre fatto la mamma a tempo pieno e mio marito provvedeva a tutte le spese familiari. La mediazione familiare ha aiutato tutta la famiglia a ritrovare gli affetti ormai logori e con il sostegno psicologico mio marito è riuscito a ritrovare la sua serenità intraprendendo un percorso di recupero.


Luca G.

Ho 20 anni: mio padre e mio madre si sono separati e troppo impegnati a litigare per le loro questioni irrisolte hanno trascurato che io in quel periodo avrei avuto accesso all’Università.

Questa situazione ha finito per logorare i rapporti soprattutto con mio padre che mi trattava come un estraneo e non versava più il mantenimento.

Mi sono recato da un avvocato che è anche mediatore familiare, che “prima di mettere mano alla carta” ha provveduto a sensibilizzare mio padre e mia madre sul recupero umano della vicenda e siamo riusciti con i miei genitori a trovare un equilibrio grazie al quale adesso la mia vita universitaria sta procedendo nel migliore dei modi.



Claudia B.

Avevo una vita perfetta finchè, la notte del 23 gennaio 2016 circa 10 uomini armati hanno letteralmente invaso la mia casa, rovistando ovunque…erano uomini della Guardia di Finanza che, quella notte hanno cambiato la mia vita per sempre.

Mio marito, imprenditore irreprensibile, accusato di truffa ai danni dello Stato. Da quella notte mio marito non è stato più l’uomo che avevo sposato. Non capiva come aveva potuto cadere in un problema del genere. Attraverso l’associazione che ha predisposto una brillante struttura difensiva e psicologica, mio marito ha ritrovato la forza per dimostrare la sua innocenza e gli avvocati hanno condotto brillantemente la causa in giudizio. Ora siamo di nuovo la famiglia felice di un tempo e mio marito ha ritrovato se stesso. GRAZIE!!!!